da qualche giorno viviamo un’esperienza imprevedibile e sconosciuta, unica, difficile da comprendere e soprattutto senza previsioni di tempo per durata.
Allora concedetemi qualche minuto del tempo che oggi per voi è più generoso, per provare a ragionare insieme su questa che presumibilmente è, sarà e sarà stata una delle più strane esperienze delle vostra vita...
Indubbiamente la storia ha aperto una nuova strada nel vostro cammino, insospettabile quanto improvvisa, resa insidiosa dall’orizzonte nebuloso, che rende difficile l’orientamento, anche per l’ossessiva raffica di prescrizioni, bollettini, informazioni scientifiche e luoghi comuni.
La scelta sta nella direzione da prendere. Diverse sono le opzioni: lasciarsi trascinare dalle altrui opinioni e seguire la corrente, aspettare la ripresa delle lezioni a scuola e nel frattempo dimenticare il lavoro svolto finora, oppure scoprire risorse insospettabili, approfittando di un tempo più disteso, per mettere a disposizione di amici, genitori, professori queste risorse, contribuire a fare ordine e a migliorare lo studio e i rapporti umani.
Ciascuno di voi si scopre a virare all’improvviso abitudini, punti di riferimento, a restringere i confini degli spostamenti nello spazio, a imparare misurate distanze nel rapporto con gli altri e con il proprio corpo, quando la naturale espressione di comunicazione è lo stare insieme e fare gruppo in strada o nei ritrovi abituali.
Ma il vostro ritrovo abituale oltre al pub e la discoteca è anche il vostro punto di forza: la rete, per creare comunità e condividere esperienze, progetti, culture; per vostra natura globali e sempre connessi, fate della rete uno dei pilastri del vostro sistema di vita.
Ecco, approfittate di questa nuova condizione di vita per valorizzare e ricondurre alla didattica quelle competenze, abilità e conoscenze, connaturate in voi, grazie all’uso dalla rete.
Ottime iniziative sono state fin da subito avviate dai docenti nel superamento della mera assegnazione di prove di verifica e restituzione di compiti svolti a casa; i professori stanno testando l’uso di piattaforme dalle migliori performances, oltre quelle già in uso e sperimentate; non vogliamo riprodurre una copia della vita scolastica, che resta inimitabile e insostituibile, bensì, dal momento che la situazione lo richiede, applicare l’uso delle tecnologie, quale strumento agile di cooperative learning e interattività.
Vi chiedo di utilizzare le vostre competenze a beneficio di tutti, compagni e professori, di mettere a servizio della didattica quell’autonomia, disinvoltura e spirito di collaborazione che ho potuto verificare con orgoglio e compiacimento nella settimana di didattica alternativa e che dimostrate quando siete chiamati ad organizzare gruppi di lavoro e progetti.
Chiedo ai genitori di monitorare il lavoro dei propri figli e di collaborare con i docenti, con i quali colloquiare attraverso i canali abituali e con me all’indirizzo This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.
Tramite i vostri rappresentanti, la scuola resta a servizio di tutti per intensificare, rinnovandolo, il dialogo all’interno della nostra comunità.
Prof.ssa Elisabetta Giustini