Anche quest’anno riparte nel nostro Istituto il progetto “Scuole sicure”. Da settembre 2012 la Questura di Roma, tramite l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, coordina “Scuole Sicure”, un progetto di educazione alla legalità indirizzato ai giovani cittadini del territorio.
L’obiettivo primario di “Scuole Sicure” è quello di sensibilizzare i giovani alla cultura della legalità, mettendo a disposizione delle Istituzioni Scolastiche le esperienze tecnico professionali degli operatori della Polizia di Stato con il fine di trasmettere, ai futuri cittadini, i concetti di legalità e di pacifica convivenza...
Gli incontri tra gli studenti e gli operatori della Questura di Roma, si svolgono in orario scolastico in forma di dialogo aperto tra studenti e personale della Polizia di Stato, su richiesta degli Istituti Scolastici.
La Questura di Roma, nel ritenere indispensabile un messaggio comune ai fini della prevenzione, prevede anche la formazione di insegnanti e genitori affrontando le tematiche relative all’educazione alla legalità, all’uso consapevole di internet e dei social network, nonché al bullismo. La formazione insegnanti riguarda inoltre i criteri di segnalazione in caso di maltrattamento o abuso su minori e gli obblighi del pubblico ufficiale. Inoltre, su richiesta dei dirigenti scolastici, vengono effettuati interventi delle unità cinofile antidroga presso gli Istituti superiori di Roma e Provincia.
Inoltre, su richiesta dei dirigenti scolastici, vengono effettuati interventi delle unità cinofile antidroga presso gli Istituti superiori di Roma e Provincia. Grazie alla costante presenza presso gli Istituti scolastici, alcuni operatori hanno conquistato la fiducia degli studenti assumendo notizie anche per quei reati più difficili da denunciare, pensiamo alle violenze domestiche, alle molestie e alla violenza sessuale.
Durante gli incontri con gli studenti vengono trattate le seguenti tematiche:
- La Polizia di Stato e la Polizia di Prossimità;
- Il Bullismo, il cyber-bullismo, navigazione in internet e utilizzo dei social;
- Ludopatie e dipendenze;
- Sicurezza stradale;
- Vecchie e nuove dipendenze (Legislazione);
- Discriminazioni di genere e violenza di genere.
E’ l’applicazione della Polizia di Stato contro bullismo e spaccio di sostanze stupefacenti, diventa facilmente utilizzabile anche da persone con deficit uditivi.
All’App, scaricabile gratuitamente dalle piattaforme di Apple store e Play store, è stato aggiunto un supporto grazie al quale l’utente, già in fase di registrazione, potrà spuntare la casella indicante “sordo ai sensi della L. 381/1970 e s.m.i., L. 95/2006”.
La sala operativa che riceve la segnalazione saprà quindi che, per comunicare eventualmente con la persona che sta effettuando la segnalazione, non dovrà utilizzare un sistema vocale.
Ricordiamo che l’applicazione della Polizia di Stato garantisce la georeferenziazione, cioè la localizzazione esatta e immediata del dispositivo segnalante (smartphone o tablet) e del luogo interessato dall’evento, in collegamento diretto con la sala operativa delle questure.
Sui profili social della Polizia di Stato è da oggi presente un video-comunicato nella Lingua dei segni italiana (Lis), realizzato da personale sordo dell’associazione “Emergenza Sordi APS”, in cui viene illustrato il funzionamento di YouPol alle persone non udenti.